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Vetreria di Borgonovo: La sua storia e l’incontro con Werner Sahm
Arriva la fine degli Anni ‘60 e un altro fortunato incontro destinato a cambiare la Vetreria di Borgonovo stava per avvenire.
Un autobus arriva nella piazza del paese, e tra i passeggeri c’è anche un imprenditore tedesco, Werner Sahm, i cui legami con l’Italia si limitavano ad una breve permanenza nel Paese come soldato rifugiato.
L’arrivo di Sahm in Italia e a Borgonovo nello specifico, quindi, può sembrare singolare, ma in realtà è motivato da una scelta ben specifica. Sahm, infatti, insieme al fratello, è proprietario di Rastal, azienda specializzata nella decorazione del vetro e ha raggiunto il piccolo paese piacentino direttamente dalla Germania per conoscere proprio la Vetreria.
Sahm non si presenta a mani vuote: arriva, infatti, con un boccale di birra in mano, che aveva scoperto in uno dei suoi viaggi in giro per l’Europa.

E quello non è un boccale qualsiasi: ha il marchio della Vetreria di Borgonovo. E Sahm – forte anche di una buona conoscenza dell’italiano e delle sue conoscenze commerciali – si era presentato di persona per richiedere direttamente all’azienda un ordine di migliaia e migliaia di quei boccali.
Ai tempi, infatti, in Germania c’era una carenza di materia prima e Rastal aveva bisogno di un’ingente quantità di boccali di birra per poter evadere i numerosi ordini che pervengono. Sahm vide proprio in quel bicchiere scoperto in giro per l’Europa la soluzione ideale per la sua azienda.
Questo incontro segna una svolta per la storia dell’azienda. Infatti, da quel momento Rastal e Vetreria di Borgonovo stringono una partnership che dura ancora oggi.
Gli anni successivi a quell’incontro sono significativi per la Vetreria. La crescita naturale derivata dal rapporto con Rastal e dal buon andamento dell’economia, sono intervallati da alcuni importanti cambiamenti all’assetto dell’azienda. La morte di Icilio Cantoni e Mario Marzini, infatti, segna una riorganizzazione interna: tra gli Anni ‘70 e gli Anni ‘80 a capo dell’azienda si trovano Piccioni e i due figli di Marzini, che diventano soci.

Anni ‘80: la crisi e la svolta.
I due decenni che seguono l’incontro con Werner Sahm, quindi, sono floridi per Vetreria di Borgonovo, che fino alla fine degli Anni ‘80 continua nella sua crescita, nel suo ampliamento e nel suo ammodernamento.
Ma proprio la fine degli Anni ‘80 rappresentano per l’azienda un momento critico, da cui però l’azienda si risolleva con successo. L’intraprendenza e la voglia di fare, d’altronde, non sono mai cambiate.
Si apre così una nuova epoca per la Vetreria di Borgonovo: viene introdotta una gestione diversa, con l’ingresso di figure manageriali e l’apertura al mercato estero e la partecipazione alle fiere di settore (come quella di Hong Kong e Francoforte, che è tutt’oggi uno degli appuntamenti più importanti per l’azienda). L’idea, quindi, è quella di internazionalizzare l’azienda che fino a quel momento aveva l’Italia come principale Paese di interesse.
Nel prossimo articolo concluderemo l’approfondimento sulla storia della Vetreria, narrando le vicende che vanno dagli Anni ‘90 fino ad oggi.

La Vetreria di Borgonovo vanta una lunga tradizione di innovazione e crescita, affermandosi come riferimento nel settore del vetro. Grazie a collaborazioni strategiche, ha esteso la sua presenza a livello internazionale, offrendo soluzioni di qualità per ristoranti, hotel e bar. Oggi, unisce esperienza e tecnologia per garantire prodotti su misura e un processo produttivo sempre più sostenibile. Scopri di più sulla nostra storia e sulle collezioni disponibili.
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